Relazione preliminare notarile: costo e tempi
Relazione preliminare notarile: cos’è
La relazione preliminare notarile (detta anche RNP o relazione notarile preliminare) è un documento redatto dal notaio, su incarico della banca o dell’acquirente, fondamentale per certificare la situazione giuridica e catastale dell’immobile oggetto di compravendita. Essa viene elaborata dopo un’attenta verifica nei registri immobiliari e catastali.
L’obiettivo è assicurare alla banca e all’acquirente che l’immobile non presenti anomalie, come ipoteche pendenti, pignoramenti, difformità catastali o vincoli giuridici che potrebbero compromettere la validità dell’atto di compravendita o l’erogazione del mutuo.
RNP notaio: a cosa serve
Il ruolo del notaio nella redazione della RNP è cruciale: attraverso la sua perizia notarile, il professionista attesta l’idoneità giuridica dell’immobile ad essere oggetto di compravendita. Senza una relazione conforme, la banca non può procedere con l’erogazione del mutuo, perché verrebbero meno le condizioni di garanzia.
La dichiarazione notarile preliminare serve anche a tutelare l’acquirente, offrendo un quadro chiaro e ufficiale sulla situazione dell’immobile, prima del rogito definitivo. In alcuni casi, la relazione preliminare è necessaria anche per anticipare eventuali problematiche e correggerle prima del contratto.
Relazione notarile preliminare: costo
Il costo della relazione notarile preliminare varia in base a diversi fattori, come la complessità della ricerca, la località e il tariffario del notaio stesso. In media, il costo della RNP si aggira tra i 250 e i 500 euro, ma può aumentare in caso di immobili con situazioni giuridiche articolate o più passaggi di proprietà da analizzare.
Va precisato che questo importo può essere incluso o escluso dalle spese notarili complessive, a seconda dell’accordo che viene preso tra le parti. Se è la banca a commissionare la relazione al notaio, in questo caso, il più delle volte i costi sono a suo carico. In altri casi, il pagamento ricade sull’acquirente, ma viene comunque specificato in fase di accordo.
Relazione notarile preliminare: tempi
I tempi per la relazione notarile preliminare dipendono fondamentalmente da due variabili: la tempestività nella raccolta dei documenti e la complessità della verifica. In media, un notaio impiega tra i 7 e i 15 giorni lavorativi per redigere la relazione, a partire dal momento in cui ha ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Un elemento importante da considerare è che l’efficacia della relazione ha una durata temporale limitata, generalmente di 30-60 giorni, dopodiché va aggiornata se non è ancora stato stipulato il rogito o erogato il mutuo.
RNP mutuo: la relazione notarile e il finanziamento
Nel contesto della richiesta di un mutuo, la relazione notarile ha una funzione decisiva. La banca, prima di deliberare l’erogazione, richiede una relazione notarile preliminare per accertare che l’immobile rappresenti una garanzia reale conforme alle condizioni contrattuali.
Una relazione notarile non conforme può causare un rifiuto del mutuo, con conseguenze su tempi e costi. Tra le motivazioni più frequenti ci sono:
- abusi edilizi o difformità catastali;
- iscrizioni pregiudizievoli (ipoteche o pignoramenti);
- problemi di intestazione non ancora risolti.
Per questo motivo, è fondamentale affidarsi ad un notaio esperto, abile ad effettuare controlli accurati e tempestivi proprio per evitare spiacevoli sorprese durante il percorso di acquisto.